In questo post forniamo alcune coordinate, relative ad un esperienza di sviluppo della resilienza in HSE articolato su un progetto di natura cognitiva (formazione), di comunicazione e di sviluppo organizzativo. Finalità del percorso realizzato è di esplorare e attivare le forti potenzialità di questo tema per il consolidamento della cultura della sicurezza.
Il progetto si compone di una fase di audit preliminare, di formazione del personale e di follow-up sui cambiamenti introdotti dalle nuove prassi proposte in tema di sicurezza; a integrazione di queste fasi è stato sviluppato un Portale HSE e un Piano di Resilienza che rappresentano, in termini di comunicazione e partecipazione del personale e a livello di azione organizzativa, un’architettura di supporto essenziale.
Scopo del progetto è creare nuove buone pratiche nella gestione dei rischi.
A livello individuale la resilienza è basata sulla consapevolezza rispetto ai limiti percettivi dell’individuo
A livello di gruppo la resilienza è nella capacità di condividere informazioni e segnali anche deboli su fenomeni che possono diventare critici, aumentando le soglie di allerta e le barriere di prevenzione.
A livello organizzativo la resilienza consiste nel superamento di atteggiamenti di ricerca di capri espiatori rispetto agli errori, libera circolazione delle informazioni connesse alle criticità emergenti e capacità di strutturare “Piani della Resilienza” che raccolgano le segnalazioni relative alle criticità ed i contributi dei lavoratori e ricerchino le migliori iniziative praticabili.
Operando su questi tre livelli di sviluppo della resilienza si crea una cultura diffusa e condivisa nel modo di affrontare le problematiche e le criticità emergenti, fruttuosa per le aziende, sviluppando nuove capacità nell’affrontare situazioni critiche e crisi del sistema aziendale.
Ad ogni livello significativo nasce una visione positiva e condivisa della sicurezza che regola automaticamente i comportamenti delle persone orientandoli a prassi positive: dalla prescrizione dei comportamenti si passa alla produzione naturale di comportamenti virtuosi; abbiamo creato una vera e propria dimensione culturale.
Percorrere e consolidare questi differenti livelli della resilienza permette quindi di sviluppare una forte cultura pratica ed applicativa.
Un’organizzazione caratterizzata dalla cultura della sicurezza è in definitiva un’organizzazione resiliente, che ha consolidato a livello individuale e di gruppo - e accolto a livello organizzativo diffuso - prassi resilienti nell’affrontare i rischi.
La cultura della sicurezza si costruisce attraverso:
(da Wreathall,2006)
In sintesi, l’organizzazione resiliente riconosce i vari livelli di responsabilità, è flessibile, è sensibile ai segnali deboli, è aperta all’apprendimento, non crea una blame culture, ottimizza la circolazione dell’informazione (Bracco, 2007).
L’applicabilità di questo modello è molto ampia, e le organizzazioni oggi possono guardare alla resilienza come a una nuova frontiera per gestire non solo la sicurezza, nelle sue molteplici dimensioni, ma anche il business, soggetto a fasi di crisi causate da problematiche complesse e a scarsa prevedibilità. Un modello sistemico per costruire una cultura resiliente che potenzi le capacità di gestire in modo efficace gli elementi critici delle imprese e delle organizzazioni in genere.